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LO STESSO MARE

direzione musicale Simone Campa
produzione Nidodiragno Produzioni

con

Alessio Boni, Maria Amelia Monti, Edoardo Erba voci recitanti
Celeste Gugliandolo voce, percussioni
Alessandra Osella fisarmonica
Simone Campa voce, percussioni, tamburi a cornice del Mediterraneo, flauti

 

Una performance interessante e coinvolgente che guarda ai poeti come fonte di ispirazione per leggere e interpretare la realtà, seguendo un itinerario attraverso le passioni e le segrete inquietudini, i desideri e i sogni delle donne e degli uomini che abitano sulle coste dell’antico “mare nostrum”, quasi un “diario di bordo”, una narrazione in versi (e in prosa) da cui affiorano gli echi e i suoni, le luci e i colori, i profumi, i paesaggi e le arcane architetture delle città affacciate sulla distesa d’acqua, che è insieme strada e confine tra la Sardegna e il resto del mondo.

Tra le antiche gradinate di pietra nel cuore della “città sommersa” riecheggeranno le poesie di Giuseppe Ungaretti e Eugenio Montale, Aldo Palazzeschi, Umberto Saba e Salvatore Quasimodo accanto ai sonetti di Ugo Foscolo e alle liriche immaginifiche di Gabriele D’Annunzio, e ancora le parole evocative, a tratti struggenti e velate di sottile malinconia, ma anche soavi e consolatrici di Federico García Lorca, Charles Baudelaire e Ferdinando Pessoa, Emily Dickinson, Jorge Luis Borges e Nazim Hikmet.

Il periplo immaginario prosegue fino alla Grecia di Konstantinos Kavafis e Adonis e degli antichi poeti ellenici, poi spazio ai versi del grande poeta palestinese Mahmoud Darwish e alle architetture fantastiche delle “città invisibili” di Italo Calvino – con un omaggio alla Sardegna – mentre risuonano le canzoni di Franco Battiato e Gianmaria Testa, di Rosa Balistreri, Dulce Pontes e Goran Bregović accanto alle musiche tradizionali del Sud Italia, della Turchia e del Medio Oriente.

Il fascino ambiguo e pericoloso del mare – simbolo di libertà e sconfinati orizzonti, ma anche divinità capricciosa capace di travolgere destini – rivive sulla scena ne “Lo stesso mare”.

Un recital pensato come un ideale viaggio attraverso i secoli, quasi un periplo lungo le coste del “Mare nostrum”, di città in città, di paese in paese, per registrarne le luci, i colori, i suoni, i profumi.

Un intrigante diario di bordo, una storia fatta di storie, in cui si intrecciano miti e leggende, tra visioni di angiporti malavitosi e distese marine luccicanti, da cui affiora il ricordo di amori speziati dalla salsedine e di viaggi della speranza.

Una navigazione ideale affidata alla voce di un attore amatissimo a magnetico, come Alessio Boni – fatta di poesia, attraverso le parole dei grandi autori del Novecento, da Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Umberto Saba a Federico García Lorca, Ferdinando Pessoa, Nazim Hikmet e ancora incontrando la Grecia di Konstantinos Kavafis e Adonis e degli antichi poeti ellenici.

Un itinerario lungo le rotte e le correnti dell’antico Mare Nostrum, tra memoria e futuro.