I TAMBURI A CORNICE DEL MEDITERRANEO

– LEZIONI ONLINE E IN PRESENZA –

I TAMBURI A CORNICE DEL MEDITERRANEO

– LEZIONI ONLINE E IN PRESENZA –

Un viaggio nei ritmi e nelle tradizioni
del Mediterraneo con Simone Campa

Da oltre quindici anni Simone Campa, direttore artistico e fondatore de La Paranza del Geco e dellOrchestra Terra Madre di Slow Food, musicista polistrumentista e suonoterapeuta riconosciuto a livello internazionale, ha deciso di mettere a disposizione la sua esperienza, i corsi tenuti e gli incontri fatti in tutti questi anni con ricercatori, artisti e antropologi in un percorso dedicato ai Tamburi a Cornice del Sud Italia e del Mediterraneo con lezioni individuali online e dal vivo, nel rispetto delle normative attuali e in piena sicurezza.

Tecniche e stili

Simone Campa insegna diverse tecniche e stili, tradizionali e contemporanei,  che prevedono l’uso di diversi tamburi, tra i quali:

tamburello salentino (pizzica pizzica della provincia di Lecce e della Bassa Murgia, taranta salentina)
tamburello calabrese (tarantelle di area Reggina, Aspromontana)
tamburello siciliano (tarantelle – ballettu siciliano, valzer)
tammorra napoletana (tammurriata – ballo sul tamburo di area vesuviana)
tamburi a cornice del Mediterraneo (daf Turco, Kurdo e Iraniano/Persiano – ritmi sufi e popolari, bendir Magrebino – ritmi marocchini, algerini, tunisini, riq e doff Egiziani)
tamburello moderno (tecniche d’accompagnamento per rumba, funky, folksinger)

I TAMBURI A CORNICE

L’origine dei tamburi a cornice si perde nella notte dei tempi: esiste materiale iconografico, datato di oltre 6000 anni, che rappresenta uomini e donne che suonano questo strumento, soprattutto durante rituali o cerimonie religiose.
La scienza, oggi, ha dimostrato che il ritmo costante del tamburo crea dei cambiamenti nel sistema nervoso centrale, facilitando la produzione di onde cerebrali Alfa e Theta, in contrapposizione alle Beta, caratteristiche della coscienza ordinaria.

Il tamburello viene ancestralmente scelto proprio per il suo simbolismo inconscio. Il cerchio è la figura geometrica perfetta e rappresenta la ciclicità perenne della vita. In esso non è possibile distinguere un inizio o una fine. Tutto si sussegue e tutto è co-presente, in ogni momento, senza sosta alcuna. Il movimento circolare della sua forma è simbolo universale e perfetto, al contempo lunare e solare, e segna, con il suo ritmo incalzante, il susseguirsi delle stagioni e della vita, dei cicli agricoli e vitali che ritornano ogni anno vestendosi di trascendente e di spirituale.

Il ritmo monotono del tamburo funziona come un’onda portante che aiuta ad entrare in uno stato alterato di coscienza e ci sostiene nella nostra esperienza corporea libera ed intuitiva, guidata ed ispirata dall’essenza sonora del Sound Healing Mediterraneo: ritmi curativi e rituali legati a cerimonie mistiche e iatromusicali (riti di guarigione attraverso la musica e la trance), vibrazioni arcaiche di strumenti antichi e canti tradizionali in lingue e dialetti diversi. Attraverso la danza in gruppo, in cerchio, in fila, in linea, in solo, in coppia, abbiamo la possibilità di riaccordarci con i nostri movimenti naturali, legati al ciclo della vita. Il movimento è vissuto come incessante trasformazione – transizione di forme – in equilibrio tra pieno e vuoto, tra tensione e distensione, tra equilibrio e disequilibrio.

I TAMBURI A CORNICE

L’origine dei tamburi a cornice si perde nella notte dei tempi: esiste materiale iconografico, datato di oltre 6000 anni, che rappresenta uomini e donne che suonano questo strumento, soprattutto durante rituali o cerimonie religiose.
La scienza, oggi, ha dimostrato che il ritmo costante del tamburo crea dei cambiamenti nel sistema nervoso centrale, facilitando la produzione di onde cerebrali Alfa e Theta, in contrapposizione alle Beta, caratteristiche della coscienza ordinaria.

Il tamburello viene ancestralmente scelto proprio per il suo simbolismo inconscio. Il cerchio è la figura geometrica perfetta e rappresenta la ciclicità perenne della vita. In esso non è possibile distinguere un inizio o una fine. Tutto si sussegue e tutto è co-presente, in ogni momento, senza sosta alcuna. Il movimento circolare della sua forma è simbolo universale e perfetto, al contempo lunare e solare, e segna, con il suo ritmo incalzante, il susseguirsi delle stagioni e della vita, dei cicli agricoli e vitali che ritornano ogni anno vestendosi di trascendente e di spirituale.

Il ritmo monotono del tamburo funziona come un’onda portante che aiuta ad entrare in uno stato alterato di coscienza e ci sostiene nella nostra esperienza corporea libera ed intuitiva, guidata ed ispirata dall’essenza sonora del Sound Healing Mediterraneo: ritmi curativi e rituali legati a cerimonie mistiche e iatromusicali (riti di guarigione attraverso la musica e la trance), vibrazioni arcaiche di strumenti antichi e canti tradizionali in lingue e dialetti diversi. Attraverso la danza in gruppo, in cerchio, in fila, in linea, in solo, in coppia, abbiamo la possibilità di riaccordarci con i nostri movimenti naturali, legati al ciclo della vita. Il movimento è vissuto come incessante trasformazione – transizione di forme – in equilibrio tra pieno e vuoto, tra tensione e distensione, tra equilibrio e disequilibrio.

IL CORSO

Durante il corso si incontreranno le tecniche introduttive per suonare il  tamburo a mani nude, tecniche per eccellenza della cultura mediterranea, per generare i ritmi incalzanti ed ossessivi della danza trans-contemplativa, ritmi che creano l’ipnosi data dal ciclo, dalla ripetitività della pulsazione, che inducono stati modificati di coscienza, espandendo la percezione.

Estendendo la coscienza corporea, vincendo la fatica e rompendo gli schemi del limite fisico imposti dalla mente.

Verranno presentati alcuni tamburi di diverse tradizioni mediterranee come il Tamburello – tympanon – che ha origine nei riti  di Dioniso a Creta, in Grecia ed in Magna Grecia e che accomuna come percussione portante le feste sacro-rituali e di trance estatica di tutte le regioni del Sud Italia (Campania, Sicilia, Salento, Puglia, Calabria).

Il Daf, sacro alla dea anatolica Cibele (Kybele), che dalla Turchia echeggia fino in Persia, e che è legato alle cerimonie sufi di Kurdistan, Turchia, Iran, Afghanistan, Egitto.

Il Bendir, tamburo delle tradizioni di Maghreb e Nordafrica, che predilige poliritmie e ritmi ternari, vicini alle “tarantelle” dell’Italia meridionale, e che accompagna ritualità Berbere (Amazigh).

Durante il corso utilizzeremo anche diversi strumenti arcaici e naturali; conchiglie, pietre, semi, legni, sonagli, percussioni di argilla e nacchere.

IL CORSO

Durante il corso si incontreranno le tecniche introduttive per suonare il  tamburo a mani nude, tecniche per eccellenza della cultura mediterranea, per generare i ritmi incalzanti ed ossessivi della danza trans-contemplativa, ritmi che creano l’ipnosi data dal ciclo, dalla ripetitività della pulsazione, che inducono stati modificati di coscienza, espandendo la percezione.

Estendendo la coscienza corporea, vincendo la fatica e rompendo gli schemi del limite fisico imposti dalla mente.

Verranno presentati alcuni tamburi di diverse tradizioni mediterranee come il Tamburello – tympanon – che ha origine nei riti  di Dioniso a Creta, in Grecia ed in Magna Grecia e che accomuna come percussione portante le feste sacro-rituali e di trance estatica di tutte le regioni del Sud Italia (Campania, Sicilia, Salento, Puglia, Calabria).

Il Daf, sacro alla dea anatolica Cibele (Kybele), che dalla Turchia echeggia fino in Persia, e che è legato alle cerimonie sufi di Kurdistan, Turchia, Iran, Afghanistan, Egitto.

Il Bendir, tamburo delle tradizioni di Maghreb e Nordafrica, che predilige poliritmie e ritmi ternari, vicini alle “tarantelle” dell’Italia meridionale, e che accompagna ritualità Berbere (Amazigh).

Durante il corso utilizzeremo anche diversi strumenti arcaici e naturali; conchiglie, pietre, semi, legni, sonagli, percussioni di argilla e nacchere.

Sai suonare? Non sai suonare? Non importa.
Quel che conta per avere risultati in questo campo, come in molti altri, è il desiderio.

Le lezioni di tamburi a cornice possono avvenire online o in presenza.
É consigliato un percorso di almeno 5 lezioni.

Sai suonare? Non sai suonare? Non importa.
Quel che conta per avere risultati in questo campo, come in molti altri, è il desiderio.

Le lezioni di tamburi a cornice possono avvenire online o in presenza.
É consigliato un percorso di almeno 5 lezioni.

ONLINE

Scegli la piattaforma che preferisci

skype_google_meet_lezioni_online-1-100x50-2

DURATA LEZIONE: 60 minuti
COSTO: 30 €
5 LEZIONI: 135 €*

IN PRESENZA

Svolte presso:
Sonosphera – Atelier di Musica e Suonoterapia
Corso San Maurizio 71, Torino

DURATA LEZIONE: 60 minuti
COSTO: 35 €
5 LEZIONI: 160 €*

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DURATA LEZIONE: 60 minuti
COSTO: 30 €
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Corso San Maurizio 71, Torino

DURATA LEZIONE: 60 minuti
COSTO: 35 €
5 LEZIONI: 160 €*

La prima lezione ha una durata complessiva di 65’ che comprendono una parte preliminare (15’) dedicata alla definizione delle esigenze specifiche dell’allievo.

Disponibilità nei giorni feriali (da lunedì al venerdì) ed ampia flessibilità di orario (dalle 9.00 alle  19.00).
Eventualmente anche nel weekend, se concordato in anticipo.

MODALITA’ DI PAGAMENTO

Le lezioni sono pagabili tramite Satispay, PayPal o Bonifico Bancario.**
* L’offerta di 5 lezioni è da saldare in soluzione unica all’inizio del corso.
** Il costo delle operazioni di transazione è da considerarsi escluso dalle quote qui presentate, ed a carico dell’iscritto.

La prima lezione ha una durata complessiva di 65’ che comprendono una parte preliminare (15’) dedicata alla definizione delle esigenze specifiche dell’allievo.

Disponibilità nei giorni feriali (da lunedì al venerdì) ed ampia flessibilità di orario (dalle 9.00 alle  19.00).
Eventualmente anche nel weekend, se concordato in anticipo.

MODALITA’ DI PAGAMENTO

Le lezioni sono pagabili tramite Satispay, PayPal o Bonifico Bancario.**
* L’offerta di 5 lezioni è da saldare in soluzione unica all’inizio del corso.
** Il costo delle operazioni di transazione è da considerarsi escluso dalle quote qui presentate, ed a carico dell’iscritto.

  • “ Ottimo insegnante di tamburello ed efficacissimo anche online ai tempi di quarantena! Oltre a lezioni di tecnica (per un principiante come me) si sta rivelando anche un viaggio nella storia e nella cultura dei tamburi a cornice. ”

    SANTI S. Allievo di tamburi a cornice | Sicilia
  • “ Un artista eclettico e creativo, attivo negli ambiti della musica, del teatro, delle colonne sonore e del sound healing. ”

    ZORIA S. Appassionata di musica tradizionale | Torino
  • “Simone Campa è un artista poliedrico. Un maestro e un ricercatore attento. La tradizione italiana, e non, gli deve molto, anche per la capacità di fare incontrare mondi lontani ma ancestralmente uniti. ”

    EMANUELE B. Cantautore | Bruxelles

Non hai il tamburo?

Se si è sprovvisti di tamburello o tammorra napoletana, é possibile ordinarne da artigiani e costruttori salentini, calabresi e dell’area vesuviana.

Non hai il tamburo?

Se sei sprovvisto dello strumento musicale, puoi ordinarne uno scrivendo una mail a info@simonecampa.com. Possiamo scegliere il modello adatto alle tue esigenze e fartelo consegnare direttamente a casa.
I Tamburelli e le Tammorre Napoletane vengono realizzati da maestri artigiani della Puglia, del Salento, della Calabria e dell’Area Vesuviana. Bendir, Daf, Tef e Riq sono realizzati da costruttori in Italia, Turchia ed Egitto.

SIMONE CAMPA

Simone Campa, cosmopolita musicista torinese di fiere radici pugliesi, suono terapeuta impegnato da anni in ricerche su ritualità e funzione sociale della musica in tutta l’area del Mediterraneo. Esperto ed appassionato di progetti musicali incentrati sul dialogo interculturale: oltre all’Orchestra Terra Madre di Slow Food, é fondatore della Compagnia Artistica La Paranza del Geco, una delle esperienze di musica di tradizione più longeve in Italia – oltre venti anni di attività. Con la Paranza del Geco si é esibito in oltre 1000 performance di musica, danza e Commedia dell’Arte in 30 Paesi e con cui ha portato i ritmi del Sud Italia addirittura in Senegal, grazie al progetto Afrotaranta sviluppato con la Cooperazione Internazionale della Regione Piemonte.

Per la Commissione Europea ed il progetto internazionale Erasmus+ é stato relatore di conferenze sul tema “Performing Arts and Traditional Music as tools of intercultural dialogue and mutual understanding – Le Arti Performative e le Musiche Tradizionali come strumento di dialogo interculturale” presso il Parlamento Europeo a Bruxelles nel gennaio 2017.

Ha tenuto seminari e masterclass di tamburi a cornice del Mediterraneo e di musiche di tradizioni italiane presso il MIM Museum of Music Instruments di Bruxelles (Belgio), la EGE Universitesi di Izmir (Turchia), il Conservatorio Statale G.F. Ghedini di Cuneo, l’APM – Fondazione Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo (Cuneo),presso la BA Bibliotheca Alexandrina di Alessandria d’Egitto, per Arts Council England, per la Facoltà di Lettere dell’Università di Cracovia (POLONIA), l’Izmir Akdeniz Akademisi – Accademia del Mediterraneo ed Ege Üniversitesi / Ege University (Izmir TURCHIA), l’USI Università della Svizzera Italiana.

Da sempre appassionato di rapporto creativo tra suono e parola, narrazione e musica, ha curato le colonne sonore e le musiche di scena degli spettacoli teatrali Italian Folk Tales di John Turturro (produzione Teatro Stabile Torino, 2010); Leonce und Lena di G. Buchner, regia di Cesare Lievi (produzione Fondazione Teatro Piemonte Europa, 2016); dell’adattamento del romanzo di Romain Gary La Vita Davanti a Sè curato ed interpretato da Silvio Orlando per Materadio 2018 – la festa di Radio Tre Rai / Il Cardellino srl / Teatro Carignano di Torino; de Lo Stesso Mare con Alessio Boni, Maria Amelia Monti ed il drammaturgo Edoardo Erba (produzione Nido Di Ragno 2017).